«Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi
in qualche suo aspetto
e pure che qualcosa cambi in noi».
"Collezione di sabbia", Italo Calvino.

Nulla di nuovo sotto questo sole

Se esiste qualcosa di davvero astratto, è il confine. Tanto nel suo concetto quanto nella realtà quotidiana. È un pensiero che rende difficile anche il completo accesso a noi stessi, composti da un dentro e da un fuori, da sentimenti e razionalità.
Vagando per la città senza obiettivi, scopi e luoghi da raggiungere, i confini si superano. Si nota quel che prima sarebbe passato inosservato, si è attratti da quel che prima ci avrebbe respinto.
È quel che accade quando si cammina senza meta, adottando il metodo Flànerie che permette di muoversi per la città senza progetti prestabiliti, oltrepassando quel confine in maniera definitiva con noi stessi.
Siamo in grado di far affiorare realmente le nostre emozioni, di dargli spazio, tempo, luoghi e durata, di trasformare il nostro stesso camminare in un atto di fede verso la città.

Non c'è nulla di nuovo sotto questo sole, a pensarci bene. Ma ci sono sempre confini diversi da abbattere, che siano morali o fisici. Ci sono sempre occhi differenti a lasciarsi innamorare dai dettagli creando sempre una narrazione diversa della città.

Claudia Moretta